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  • Immagine del redattoreRoberto Pieralli MD

... that someone else, it’s you!

Aggiornamento: 2 ago 2019

Cenare a Miami intrufolato tra amici americani, o meglio, qualcuno americano e qualcuno trapiantato. Conta poco o niente, almeno nei luoghi che ho visitato sia sulla est che sulla west coast, se sei “indigeno” o straniero, bianco o nero, etero o gay, cristiano o ebreo.

La differenza la fanno la voglia di fare, l entusiasmo e la cortesia e gentilezza.

Quasi tutti sono realmente curiosi di sapere di più sul tuo paese, sulla tua storia e sulle differenze culturali, sono mediamente gentili e cortesi e l interesse vedi subito che e’ vero. in tanti non hanno mai lasciato il proprio continente, la vita non e’ semplice in America, e’ cruda e spesso poco confortevole per chi viene da un paese come il nostro.

La vera differenza la senti nei discorsi, nelle chiacchiere tra ragazzi comuni. Da esterno mi sono divertito a osservare come ogni discussione cada sempre sul come fare meglio, come guadagnare di più, come raggiungere più obbiettivi , come essere innovativi e diventare milionari, insomma, il famoso “sogno americano” .

Tutto e’ centrato su cosa posso fare “io” o “cosa possiamo fare noi” senza minimamente che sia considerato qualcosa che ti sia dovuto dallo stato o da qualche massimo sistema o istituzione. Chi fa meglio di altri viene ammirato e copiato, non c’è un sentimento di Invidia negativa come quasi ovunque da noi.

Esiste invece un “invidia positiva” data dalla curiosità di capire come ha fatto qualcuno a ottenere risultati migliori senza che il primo pensiero sia necessariamente della serie “ avrà barato”, lo fa fatto per questo o lo ha fatto per quello.


Pensavo ad analoga situazione in Italia, e me la ridevo pensando che invece da noi il focus dopo il sempreverde 🌲 dramma di quanti presunti problemi di salute ed esami medici si sono fatti, mediamente e’ tutto centrato su cosa dovrebbero fare gli altri, il sistema, L universo, il governo, il sindacato, il notabile di turno, e su come chi fa qualcosa di diverso dal solito o corra più veloce di altri debba essere frenato per accomodare gli animi e interessi di chi si sentirebbe altrimenti scomodo in un nuovo contesto.


se e’ vero che alla fine diventiamo ciò che pensiamo, ci sarà un motivo se loro nonostante tutti i casini che vivono sono il paese più avanzato del globo, capaci per ogni problema di trovare opportunità di soluzioni positive mentre da noi dopo la genesi di problemi spesso inopportunamente creati a causa di visioni parziali e ristrette autocelebrate come innovative e ampie, invece di rimboccarci le maniche, ci lamentiamo insensatamente aspettando che qualcuno faccia qualcosa.

.....But that someone else, it’s you.

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